2005-09-29 17:28:07

CINA: CAMPAGNA INTIMIDATORIA NELL'HEBEI


PECHINO 29 set. - Nella regione cinese dell’Hebei è in atto una campagna intimidatoria contro i fedeli che non vogliono iscriversi all’Associazione Patriottica (AP) controllata dal regime comunista. “Sembrano tornati – a giudizio di alcuni fedeli – i tempi della rivoluzione culturale, con l’intransigenza e la persecuzione”. Nel mirino soprattutto vescovi, sacerdoti, suore e religiosi. L’Hebei è la regione in Cina, a ridosso di Pechino, con la massima densità di cattolici, oltre un milione e mezzo, perloppiù non aderenti all’AP. La campagna è sostenuta dall’Ufficio affari religiosi e dalla polizia. Alcuni rappresentanti del regimne hanno detto ai vescovi non “patriottici” che “d’ora in poi tutto il clero, per distribuire i sacramenti, deve avere una speciale tessera concessa dal regime”. I vescovi si mantengono prudenti di fronte a tale campagna, alcuni hanno anche invitato i fedeli a partecipare alle liturgie celebrate nelle comunità “patriottiche”. Alle pressioni poliziesche nell’Hebei, i vescovi hanno anche risposto che possono accettare la tessera dal regime, ma è impossibile chiedere loro di unirsi a forza alla cosiddetta Chiesa ufficiale perché questo implica l’iscrizione all’Associazione patriottica. L’AP è un’organizzazione a servizio del partito comunista per controllare i fedeli. Uno dei suoi scopi, fissato nello statuto, è quello di far crescere e fiorire una chiesa nazionale, staccata dal legame con la Santa Sede. Il rifiuto dei vescovi a parteciparvi è dunque motivato dalla fede e dalla legge canonica. I vescovi hanno anche chiesto agli esponenti di regime di lasciarli liberi di trovare loro stessi i modi e i tempi per costruire l’unità. I rappresentanti hanno risposto che essi vogliono l’unità adesso e non in futuro e hanno minacciato la prigione per tutti.
(Asianews – MANCINI)







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