ROMA 23 set. - A Grottaferrata, alle porte di Roma, è in corso un convegno internazionale
dedicato al "monachesimo ortodosso in Finlandia e nei Paesi Baltici". Si tratta di
una occasione per conoscere la vita di fede in quei paesi del nord-est europeo. Tra
gli interventi di ieri quello dell''arcivescovo di Karelia e di tutta la Finlandia,
Leo, che ha sottolineato l'importanza di contatti sempre più stretti e fraterni tra
i cattolici, gli ortodossi e i luterani “per una testimonianza cristiana efficace
e trasparente nella società secolarizzata”. “La religiosità non è morta nei paesi
dell'est, usciti da decenni di ateismo”, ha detto il vescovo romeno Teodosie, rappresentante
del Patriarca di Romania sua santità Teotkis. Il vescovo ha voluto ricordare gli
oltre 500 monasteri ed eremi presenti in Romania e la forte ricerca di spiritualità
che si respira tra la gente. Mons. Stephanos, metropolita di Tallin in Estonia, ha
da parte sua affermato che “pur essendo due Chiese piccole, le comunità ortodosse
di Finlandia e dell' Estonia testimoniano tuttavia in contesti diversi la forza del
Vangelo”. Mons. Eleuterio Fortino ai convegnisti ha portato il saluto del cardinale
Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, impegnato
in Brasile. Al convegno sulmonachesimoortodossoin FinlandiaeneiPaesiBaltici partecipano
una cinquantina tra vescovi, archimandriti, monaci e monache oltre a studiosi interessati
alla storia, alla spiritualità, alla cultura e alla tradizione ortodossa. (Sir
- MANCINI)