PARIGI 23 set. - Padre Michel Lagarde, appartenente ai Missionari d’Africa (Padri
Bianchi), docente del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’islamistica (Pisai) di
Roma, è tra i due vincitori dell’edizione 2005 del prestigioso ‘Premio Sharjah’ assegnato
dall’Unesco a quegli studiosi e artisti che si sono distinti nel promuovere la conoscenza
delle cultura araba nel mondo. Padre Lagarde, di nazionalità francese, è professore
di lingua araba ed esperto di commentatori classici del Corano. Tra i suoi molti e
riconosciuti studi spicca in particolare l'analisi della monumentale opera in 32 volumi
del ‘Grande Commentario’ di Fahr al-Din al-Razi, autore persiano del 1200, che può
essere definita un’enciclopedia del pensiero arabo medievale. Padre Lagarde è noto
anche per aver tradotto l’opera completa del guerriero e mistico sufi del XIX secolo
Abd al-Qâdir al-Jazâ'irî, conosciuta come ‘Kitab al-Mawâqif’. Ai lunghi anni di studio,
il religioso ha intervallato anche periodi di impegno missionario diretto in Mali.
L’altro intellettuale premiato dall’Unesco è lo scrittore e giornalista algerino Tahar
Ouettar, una delle figure preminenti della letteratura araba contemporanea. Tra i
suoi romanzi ‘al-Laz’ (L’Asso -1974) e ‘al-Shama'a wa'l-dahaliz’ (la candela nel tunnel
oscuro 1995). Il ‘Premio Sharjah per cultura araba’ è stato istituito nel 1998 su
iniziativa degli Emirati Arabi Uniti. (Misna - MANCINI)