L'arresto in Rwanda di un sacerdote belga accusato di incitazione al genocidio: a
rischio l'attività di tutti i missionari Con noi, il nunzio a Kigali, l'arcivescovo
Pecorari
(15 settembre 2005 - RV) E’ ancora rinchiuso nella prigione di Kigali padre Guy Theunis,
il missionario belga arrestato il 6 settembre nella capitale rwandese con l'accusa
di incitazione al genocidio del 1994. Il superiore generale dei Missionari d’Africa
– più conosciuti come Padri Bianchi – ha reso noto, in un’intervista alla Misna, che
il confratello “fisicamente e mentalmente sta bene”. Attualmente la procura di Kigali
sta istruendo il dossier su padre Theunis, poi il tribunale della città dovrà fissare
un’udienza. Il religioso rischia la pena di morte. Sulla vicenda, ascoltiamo il nunzio
apostolico in Rwanda, l’arcivescovo Anselmo Guido Pecorari, intervistato da Giada
Aquilino: