Solo il 3% dei cattolici praticanti legge ogni giorno la Bibbia. Al via a Roma
un convegno sulla "Dei Verbum"
(15 settembre 2005 - RV) Il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio
per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha svolto la prima relazione al Congresso
internazionale sul tema “La Sacra Scrittura nella vita della Chiesa”, che si è aperto
ieri pomeriggio a Roma. Il convegno si tiene nel 40º della Costituzione Dogmatica
“Dei Verbum” sulla divina Rivelazione. Ieri è intervenuto anche il vescovo di Terni-Narni-Amelia
Vincenzo Paglia, che è anche presidente della Federazione Biblica Cattolica: il presule
ha sottolineato il fatto che “nonostante grandi progressi c’è ancora poca Bibbia
nella vita e nella cultura dei credenti”. Infatti, secondo uno studio, in Italia,
Francia e Spagna, solo il 3% dei cattolici praticanti legge la Bibbia ogni giorno.
Addirittura il 40% crede che san Paolo abbia scritto un Vangelo, mentre ben l’80%
dei praticanti ascolta la Parola di Dio solo durante la Messa domenicale. Ma cosa
ha rappresentato la “Dei Verbum” nella vita della Chiesa? Giovanni Peduto lo ha chiesto
al cardinale Kasper: