Grande attenzione del Papa per la Cina: nominati alcuni vescovi cinesi per il Sinodo
sull'Eucarestia che si terrà in Vaticano
(09 settembre 2005 - RV) Sono stati resi noti ieri i 36 membri nominati da Benedetto
XVI per l’XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà in
Vaticano dal 2 al 23 ottobre prossimi sul tema ”L’Eucaristia: fonte e culmine della
vita e della missione della Chiesa”. Fra i membri nominati dal Papa figurano per
la prima volta alcuni presuli della Repubblica popolare cinese, scelti sia fra quelli
riconosciuti dal Governo di Pechino, sia fra quelli non attualmente riconosciuti.
Si tratta di mons. Antonio Li Duan, vescovo di Xi’an; mons. Luigi Jin Luxian, vescovo
di Shanghai; mons. Giuseppe Wei Jingyi, vescovo di Qiqihar e mons. Luca Li Jingfeng,
vescovo di Fengxiang.
Benedetto XVI ha dimostrato, fin dall’inizio del suo
Pontificato, una grande attenzione alla Cina. Nel suo discorso al Corpo Diplomatico
del 12 maggio scorso aveva rivolto il suo pensiero “anche alle nazioni con le quali
la Santa Sede non intrattiene ancora relazioni diplomatiche” formulando l’auspicio
di vederle “al più presto rappresentate presso la Sede Apostolica”. In questo contesto
la nomina pubblicata ieri va letta come un segno ulteriore, un invito positivo e amichevole
al Governo cinese per un dialogo sereno con la Santa Sede sulla situazione e la vita
della Chiesa cattolica in Cina. Una interpretazione offerta anche da mons. Luigi Jin
Luxian, vescovo di Shanghai, in una intervista rilasciata all’agenzia AsiaNews.