2005-09-02 13:46:03

New Orleans, in ginocchio, chiede aiuto


(2 settembre 2005 - RV) New Orleans è in ginocchio: quattro giorni dopo il passaggio devastante dell’uragano Katrina sulla Louisiana, la situazione sembra fuori controllo, mentre è ancora impossibile tracciare un bilancio delle vittime. Per il governatore della Louisiana, Kathleen Blanco, i morti sarebbero migliaia. Secondo l’UNICEF, i bambini rimasti senza tetto negli Stati colpiti sarebbero almeno 300 mila. Oggi il presidente americano, Bush, visiterà le zone colpite da Katrina, accompagnato da severe critiche sulla lentezza del governo federale nella risposta alla catastrofe, peraltro prevista tre anni fa dalla FEMA, la protezione civile americana. L’operato di Bush è stato, invece, difeso dal suo predecessore, Bill Clinton. Intanto, per far fronte alla criminalità che imperversa a New Orleans, dove si moltiplicano sparatorie ed esplosioni, nella città sono stati dislocati trecento soldati della Guardia Nazionale, con licenza di uccidere. Una misura necessaria, secondo le autorità locali, per fermare gli atti di sciacallaggio, che rendono difficili le operazioni di soccorso. Sul fronte degli aiuti internazionali, l’Unione Europea e la NATO sono pronte ad offrire a Washington ogni aiuto necessario. Ma torniamo alla drammatica situazione a New Orleans con il servizio di Paolo Mastrolilli: RealAudioMP3

Di fronte alla più grave catastrofe naturale degli ultimi cent’anni per gli Stati Uniti, si moltiplicano in tutto il Paese le iniziative di solidarietà in favore delle popolazioni colpite da Katrina. Alla Croce Rossa sono arrivate donazioni per 72 milioni di dollari e all’Esercito della Salvezza per 15 milioni. Anche i principali network televisivi sono mobilitati in “maratone di beneficenza”, come solo dopo l’11 settembre si era verificato. E la Louisiana è mobilitata per aiutare gli sfollati di New Orleans. Molti di loro sono ospitati nelle parrocchie dello Stato del Sud come quella di “Nostra Signora Regina Coeli”, nella cittadina di Lake Charles. Ecco la testimonianza del parroco, mons. James Gaddy, raggiunto telefonicamente da Susy Hodges: RealAudioMP3

Se, dunque, si vivono momenti drammatici a New Orleans e nelle altre aree della Louisiana e del Mississipi colpite da Katrina, non mancano i disagi per gli sfollati, che stanno trovando rifugio in Texas. La macchina dei soccorsi si è infatti inceppata in uno dei suoi punti più sensibili: l’Astrodome di Houston. La struttura sportiva che avrebbe dovuto ospitare a 20 mila persone, provenienti dal Superdome di New Orleans, è stata dichiarata al completo con sole 11 mila persone. Gli sfollati vivono dunque con sconforto queste ore, dopo aver lasciato dietro le spalle le proprie case distrutte. Ascoltiamo mons. Frank H. Rossi, vicario generale dell’arcidiocesi di Galveston-Houston, al microfono di Susy Hodges: RealAudioMP3
 
Il mondo è ancora attonito di fronte alla devastazione portata negli Stati Uniti dell’uragano Katrina, ma ci si chiede anche come mai si siano verificati tanti episodi di sciacallaggio e violenza nel mezzo di un’immane tragedia. Debora Donnini ne ha parlato con Dennis Redmont, direttore in Italia dell’agenzia di stampa americana Associated press. RealAudioMP3








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