(29 agosto 2005 - RV) Già divide l’Iraq la nuova Costituzione, su cui ieri a Baghdad
sciiti e curdi della commissione costituente hanno trovato l’accordo definitivo, senza
riuscire a strappare l’approvazione dei sunniti. Gli ex sostenitori di Saddam Hussein
hanno infatti definito illegale il testo, invocando l’intervento dell'ONU e della
Lega Araba. Ma il presidente Talabani ha comunque annunciato che il documento è pronto
per essere sottoposto al referendum popolare del prossimo 15 ottobre. Paolo Mastrolilli:
Centinaia
di manifestanti hanno protestato oggi nell’ex feudo sunnita di Tikrit, 180 km a nord
di Baghdad, contro il progetto della nuova Costituzione. La Costituzione, al di la
delle critiche, possiede aspetti positivi. Lo conferma il giornalista sunnita Erfan
Rashid al microfono di Andrea Sarubbi:
Si dovrà
dunque attendere un mese e mezzo per conoscere le sorti della nuova Costituzione irachena.
Intanto dal nuovo testo fondamentale si attendono molto anche le comunità cristiane
dell’Iraq. Sentiamo mons. Philip Najim, Procuratore della Chiesa Caldea presso la
Santa Sede: