Slitta ancora la costituzione irachena. Polemiche in Italia sulla liberazione degli
ostaggi
(26 agosto 2005 - RV) Andranno avanti per tutta la giornata di oggi, in Iraq, i negoziati
sulla nuova Costituzione: ieri a Baghdad, infatti, il Parlamento non si è pronunciato
sul testo fondamentale, come invece previsto. Sulla Magna Charta, presentata da sciiti
e curdi, pesa ancora il veto dei sunniti, che temono una spartizione indiscriminate
delle risorse petrolifere del Paese:
Mentre
l’Iraq è alle prese con il dibattito sul proprio futuro, rischia di incrinarsi il
rapporto tra gli Stati Uniti e gli alleati italiani. Non si tratta però di questioni
legate alla presenza militare in Iraq, ma di polemiche relative alla liberazione di
ostaggi. Ad innescare il dibattito, un’intervista del commissario straordinario uscente
della Croce Rossa, Maurizio Scelli. Ce ne parla Giampiero Guadagni: