(20 agosto 2005 - RV) 72 ore dalla nuova scadenza per il varo della bozza della Costituzione
irachena, c’è ottimismo sulla riuscita delle trattative. Nel Paese del Golfo, intanto,
la tensione resta alta. Tre militanti della principale forza politica sunnita, il
Partito Islamico Iracheno, sono stati sequestrati e uccisi ieri a Mossul. A Kirkuk
un consigliere comunale è stato ucciso da un commando di uomini armati, mentre a Tikrit
l’esplosione di una mina anticarro ha provocato la morte di due iracheni e il ferimento
di un terzo. Intanto proseguono le consultazioni per giungere ad una proposta di Costituzione
entro il 22 agosto. I lavori sono stati sospesi all’inizio della settimana a causa
dei disaccordi tra sunniti e sciiti sulla delicata questione del ruolo dell’Islam
nelle istituzioni irachene. Ma, a questo punto, è certo che si giunga ad uno Stato
federale iracheno? Salvatore Sabatino lo ha chiesto al giornalista Adib Fateh Alì,
esule curdo in Italia: