Gioa e riconoscenza a Dio espresse dal Papa nel suo primo discorso all'arrivo in Germania
per la XX Giornata Mondiale della Gioventù
All'aeroporto internazionale di Colonia, alle ore 12.00, si è svolta la cerimonia
di benvenuto al Papa Benedetto XVI, accolto dal Presidente della Repubblica Federale
di Germania, Sig. Horst Kohler. Queste le parole rivolte dal Papa ai presenti:
Signor
Presidente della Repubblica, illustri Autorità politiche e civili, Signori Cardinali
e Venerati Fratelli nell’Episcopato, cari cittadini della Repubblica Federale, carissimi
giovani!
Con profonda gioia mi trovo oggi per la prima volta, dopo la mia
elezione alla Cattedra di Pietro, nella mia cara patria, la Germania. E non posso
che ripetere quello che ho detto in un intervista concessa alla Radio Vaticana: lo
ritengo un amabile gesto della Provvidenza – perché non sono stato io - che ha reso
possibile che la mia prima visita al di fuori dell’Italia mi porti proprio nel mio
paese natale, qui a Colonia; e così in un tempo, in un luogo e per un’occasione dove
si incontrano giovani di tutto il mondo, di tutti i continenti, dove spariscono le
frontiere tra i continenti, le culture, le religioni e le razze, perché siamo tutti
uniti tramite la stella che ci è apparsa – la stella della fede, Gesù Cristo, che
ci unisce e che ci mostra il cammino, in modo che noi tutti insieme potessimo essere
una grande forza della pace attraverso tutte le frontiere e le barriere.
Così
con tutto il mio cuore dico grazie a Dio per questa ‘decisione’ che io potessi cominciare
qui nella mia patria in un’occasione così portatrice di pace e venire a Colonia in
una profonda continuità, come ha detto Lei, signor Presidente, con il mio grande predecessore
Giovanni Paolo II, che ha avuto l’idea e – direi – l’ispirazione di queste giornate
mondiali della gioventù, con cui ha creato non solo un’occasione di grandissima importanza
religiosa ed ecclesiastica, ma anche di qualità umana, che avvicina gli esseri umani
l`uno all’altro - a parte tutti i limiti - e aiuta a costruire il futuro insieme.
Vengo a Colonia in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù, che da
tempo il mio Predecessore, l’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II, aveva programmato
e predisposto.
Sono sinceramente grato a tutti voi qui presenti per la calorosa
accoglienza che mi è stata riservata. Il mio deferente saluto va innanzitutto al Presidente
della Repubblica Federale, Signor Horst Köhler, che ringrazio per le cortesi parole
di benvenuto rivoltemi a nome di tutti i cittadini della Repubblica Federale di Germania.
Estendo questo mio rispettoso e grato pensiero ai Rappresentanti del Governo,
ai Membri del Corpo diplomatico e alle Autorità civili e militari.
Con affetto
fraterno saluto poi il Pastore dell’Arcidiocesi di Colonia, il Cardinale Joachim Meisner.
Insieme con lui saluto gli altri Presuli, i sacerdoti, i religiosi, le religiose e
quanti prestano la loro preziosa collaborazione alle diverse attività pastorali nelle
Diocesi di lingua tedesca. Desidero in questo momento abbracciare col pensiero e con
l’affetto tutti gli abitanti dei diversi Länder della Repubblica Federale di Germania.
In
questi giorni di più intensa preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, le
Diocesi della Germania e, in particolare, la Diocesi e la Città di Colonia si sono
animate per la presenza di tanti giovani, provenienti da diverse parti del mondo.
Ringrazio quanti hanno offerto la loro competente e generosa collaborazione per l’organizzazione
di questo evento ecclesiale di portata mondiale. Il mio pensiero riconoscente va alle
parrocchie, agli istituti religiosi, alle associazioni, alle organizzazioni civili
ed ai privati cittadini per la sensibilità dimostrata nell’offrire una calorosa e
adeguata ospitalità alle migliaia di pellegrini qui convenuti dai vari continenti.
La Chiesa che vive in Germania e l’intera popolazione della Repubblica Federale Tedesca
possono vantare una vasta e consolidata tradizione di apertura alla mondialità, come
testimoniano, tra l’altro, le tante iniziative di solidarietà, in particolare a favore
dei Paesi in via di sviluppo.
Con questo spirito di sensibilità e di accoglienza
verso quanti provengono da tradizioni e culture diverse, ci apprestiamo a vivere in
Colonia la Giornata Mondiale della Gioventù. L’incontro di tanti giovani col Successore
di Pietro è un segno della vitalità della Chiesa. Sono felice di stare in mezzo ai
giovani, di sostenerne la fede e di animarne la speranza. Al tempo stesso, sono certo
di ricevere anche qualcosa dai giovani, soprattutto dal loro entusiasmo, dalla loro
sensibilità e dalla loro disponibilità ad affrontare le sfide del futuro. A loro,
e a quanti li hanno accolti in queste giornate ricche di eventi, giunga fin d’ora
il mio più cordiale saluto. Oltre agli intensi momenti di preghiera, di riflessione
e di festa insieme con i giovani e con quanti prenderanno parte alle diverse manifestazioni
in programma, avrò l’opportunità di incontrare i Vescovi, ai quali rivolgo fin d’ora
il mio fraterno saluto. Vedrò poi i rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali,
farò visita alla Sinagoga per incontrare la Comunità ebraica, ed accoglierò anche
i rappresentanti di alcune Comunità islamiche. Si tratta di incontri importanti per
intensificare il cammino di dialogo e di cooperazione nel comune impegno per la costruzione
di un futuro più giusto e fraterno, che sia veramente a misura d’uomo.
Nel
corso di questa Giornata Mondiale della Gioventù rifletteremo insieme sul tema “Siamo
venuti per adorarlo” (Mt 2,2). Si tratta di un’opportunità da non perdere per approfondire
il significato dell’esistenza umana come “pellegrinaggio”, compiuto sotto la guida
della “stella”, alla ricerca del Signore. Guarderemo insieme alle figure dei Magi
che, provenendo da terre diverse e lontane, furono tra i primi a riconoscere in Gesù
di Nazaret, nel Figlio della Vergine Maria, il Messia promesso, ed a prostrarsi davanti
a Lui (cfr Mt 2,1-12). Alla memoria di queste figure emblematiche sono particolarmente
legate la Comunità ecclesiale e la Città di Colonia.
Come i Magi, tutti i
credenti, in particolare i giovani, sono chiamati ad affrontare il cammino della vita
alla ricerca della verità, della giustizia, dell’amore. E’ un cammino la cui meta
risolutiva si può trovare soltanto mediante l’incontro con Cristo, un incontro che
non si realizza senza la fede.
In questo cammino interiore possono essere
di aiuto i molteplici segni che la lunga e ricca tradizione cristiana ha lasciato
in modo indelebile in questa terra di Germania: dai grandi monumenti storici alle
innumerevoli opere d’arte sparse sul territorio, dai documenti conservati nelle biblioteche
alle tradizioni vissute con intensa partecipazione popolare, dal pensiero filosofico
alla riflessione teologica di tanti suoi pensatori, dall’eredità spirituale all’esperienza
mistica di una schiera di santi.
Si tratta di un ricchissimo patrimonio culturale
e spirituale che ancora oggi, nel cuore dell’Europa, testimonia la fecondità della
fede e della tradizione cristiana. La Diocesi e la Regione di Colonia, in particolare,
conservano la memoria viva di grandi testimoni della civiltà cristiana. Penso, tra
gli altri, a san Bonifacio, a sant’Orsola, a sant’Alberto Magno e, in tempi più recenti,
a santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e al beato Adolph Kolping. Questi
nostri illustri fratelli nella fede, che lungo i secoli hanno tenuto alta la fiaccola
della santità, siano “modelli” e “patroni” della Giornata Mondiale della Gioventù
che si sta qui celebrando.
Mentre rinnovo a tutti voi qui presenti il mio
più caloroso ringraziamento per la cortese accoglienza, prego il Signore per il futuro
cammino della Chiesa e dell’intera società in questa Repubblica Federale di Germania,
a me tanto cara. La sua lunga storia e i grandi traguardi sociali, economici e culturali
raggiunti, siano di stimolo a proseguire con rinnovato impegno sulla via dell’autentico
progresso e dello sviluppo solidale non solo per la Nazione tedesca, ma anche per
gli altri popoli del Continente.
La Vergine Maria, che presentò il Bambino
Gesù ai Magi giunti a Betlemme per adorare il Salvatore, continui ad intercedere per
noi, così come da secoli veglia sul Popolo della Germania dai tanti Santuari sparsi
nei Länder tedeschi. Il Signore benedica voi qui presenti, come pure tutti i pellegrini
e gli abitanti del Paese. Dio protegga la Repubblica Federale di Germania!