I vescovi brasiliani a Lula: no alla legalizzazione di aborto ed eutanasia
(17 agosto 2005 - RV) Si chiudono oggi ad Itaici i lavori della 43° Assemblea generale
dei vescovi del Brasile. servizio di Silvonei Protz.
Nove giorni di incontri
durante i quali più di 300 vescovi hanno affrontato i temi che coinvolgono la Chiesa
e la società brasiliane. Sono stati presentati, inoltre, diversi documenti. Tra questi
la dichiarazione sulla crisi politica che coinvolge i membri del Partito del presidente
Lula, accusati di corruzione. E la dichiarazione di appoggio al referendum sul commercio
di armi in Brasile. I vescovi chiedono, rispettivamente, una purificazione della politica
brasiliana e di votare per il divieto del commercio delle armi. Nel corso dell’Assemblea
è stato presentato, in 97 pagine, anche il nuovo Direttorio di catechesi. Ieri, infine,
penultimo giorno di lavoro, è stata letta la Dichiarazione sulle esigenze etiche in
difesa della vita, contro l’aborto. Nel testo c’è anche un appello al presidente brasiliano
Lula affinché non accetti un progetto di legge sulla legalizzazione dell’aborto e
dell’eutanasia. E sempre nella giornata di ieri i vescovi brasiliani hanno ricevuto
un messaggio di Benedetto XVI, a firma del Sostituto, mons. Leonardo Sandri. Il Santo
Padre sottolinea di essere unito spiritualmente a tutto l’episcopato brasiliano, con
l’auspicio che, ispirato nella luce di Cristo, assuma con ottimismo e determinazione
gli autentici valori della fede che sempre sono stati presenti nella storia di questa
grande nazione.