Ancora ignote le cause dell'incidente aereo in Grecia
(15agosto 2005 - RV) Ancora ignote le cause del disastro aereo di ieri a nord
di Atene. Recuperati 119 corpi e le due scatole nere del velivolo della helios airways.
Il servizio.
Sono 119, fino ad ora i corpi recuperati dal boeing 737-300 della
compagnia Helios Airways che si è schiantato al suolo ieri mattina a Gramatiko, a
nord di Atene, per cause ancora da accertare. I passeggeri erano in maggioranza ciprioti;il
rappresentante dell’aviolinea Helios, Ghiorghios Dimitreu, ha confermato che sull’aereo
si trovavano 48 bambini. Di nazionalità tedesca, invece, uno dei piloti. L’aereo,
ha detto il portavoce della compagnia aerea, era stato revisionato la scorsa settimana.
Ritrovate le due scatole nere. Il governo greco ha proclamato per martedì una giornata
di lutto. Le bandiere saranno a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici e a mezzogiorno
saranno osservati tre minuti di silenzio nei servizi pubblici. A Cipro sono stati
decretati tre giorni di lutto nazionale. Una quindicina di parenti delle vittime sono
assistiti psicologicamente da personale specializzato in un centro di accoglienza
allestito in un albergo vicino all’aeroporto. Costantinos Vrachas, ingegnere aeronautico
dell’aviazione civile di Cipro, parlando con l’ANSA ha affermato che quanto avvenuto
pare inspiegabile e che tutte le ipotesi avanzate fino a questo momento non sarebbero
convincenti. Il fatto che più ha colpito l’esperto è la quasi istantanea e contemporanea
morte dei due piloti e dei passeggeri, come risulterebbe dalla testimonianza dei due
piloti militari greci che a bordo dei caccia F-16 si sono levati in volo per andare
incontro al Boeing ormai già in avaria. “Non credo che un guasto del sistema di condizionamento
dell’aria abbia potuto provocare un abbassamento della temperatura così rapido e letale”,
ha detto l’ingegnere. “Sarebbe più probabile un problema di pressurizzazione e lo
proverebbero le maschere per l’ossigeno viste dai due piloti militari greci - continua
Vrachas - ma anche in questo caso non si spiega perché i piloti non abbiano segnalato
il problema alla torre di controllo. Deve essere avvenuto qualcos’altro, qualcosa
di molto più improvviso ed inaspettato, che ha colto tutti di sorpresa e non ha dato
loro il tempo di reagire”. “Forse – ha azzardato il tecnico cipriota - si è bloccato
il tubo che immette aria calda nel sistema misto di condizionamento e pressurizzazione
del velivolo”. Intanto, ieri pomeriggio, nel Sud della Francia, un aereo addetto alla
sorveglianza del territorio si è inabissato nel Golfo del Leone, davanti a Sérignan.
Unica vittima, il pilota. L'aereo, un biplano Morane, è precipitato per cause ancora
sconosciute, dopo aver sorvolato una zona in cui era scoppiato un incendio. (T.C.)