Tiene l'ora di religione a scuola. Smentito un quotidiano
(12 agosto 2005 - RV) Non esiste un tracollo dell’ora di religione nelle scuole superiori
italiane. Al contrario, le percentuali di diminuzione su scala nazionale sono appena
apprezzabili e dimostrano una sostanziale tenuta sulla scelta di questa materia. Dopo
la pubblicazione da parte del quotidiano La Repubblica di alcuni dati attribuiti al
Ministero della Pubblica istruzione italiana, che evidenzierebbero un netto abbandono
dell’ora di cultura religiosa da parte degli studenti della scuola media secondaria,
lo stesso dicastero ha smentito ieri pomeriggio quanto riferito dal giornale. In un
comunicato, si informa che è ancora “in fase di iniziale elaborazione” uno studio
commissionato dal Ministero, e che “pertanto non possono in alcun modo essere veritieri”
i dati diffusi da “un organo di stampa che, assumendosene la responsabilità, ha utilizzato
- prosegue la nota - rilevamenti parziali e protetti, non ancora elaborati statisticamente”.
Secondo La Repubblica, dal 2001 al 2005 gli studenti che avrebbero rifiutato l’ora
di religione sarebbero passati dal 12% circa al 36,7%. Una cifra, questa, che differisce
ampiamente da quella dell’Osservatorio Socio-religioso del Triveneto, che da anni
fornisce le rilevazioni alla Conferenza episcopale italiana e che parla invece di
un calo, molto più contenuto, che aumenta dal 12 al 14%. Sulla questione, Luca Collodi
ha sentito il vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, già presidente della Commissione
CEI per l’Educazione cattolica: