(4 agosto 2005 - RV) È salito a 130 il numero delle vittime sudanesi coinvolte negli
scontri scoppiati a Kharthoum in seguito alla morte del vice-presidente, John Garang.
Sono in molti a ritenere che l’ex capo ribelle del sud del Paese, deceduto domenica
scorsa in seguito ad un incidente con il suo elicottero, sia stato, invece, vittima
di un attentato. Una situazione che rischia di far tramontare le speranze di pace
per il Sudan, appena uscito da una guerra civile durata oltre vent’anni. Ma già una
settimana prima dell’incidente costato la vita a Garang, l’International Crisis Group,
organizzazione per l’analisi e la prevenzione dei conflitti nel mondo, ha diffuso
un rapporto dal titolo “Sudan una pace incerta”. Ci illustra le minacce del processo
di pace in Sudan David Mozersky, corrispondente a Nairobi dell’organismo, in-tervistato
da Andrea Cocco: