Intervento dell'arcivescovo Foley all'assemblea dei Cavalieri di Colombo
(4 agosto 2005 - RV) I primi mesi del 2005 sono stati straordinari per l’evangelizzazione
grazie ai mezzi di comunicazione. E’ quanto sottolineato dall’arcivescovo John Patrick
Foley, presidente del pontificio consiglio per le Comunicazioni Sociali, che intervenendo
ieri alla 123.ma assemblea annuale del Consiglio Supremo dei Cavalieri di Colombo,
a Chicago, ha messo l’accento sul ruolo dei mass media, in occasione della morte di
Giovanni Paolo II e l’elezione di Benedetto XVI alla Cattedra di Pietro.
L’incontro
ha offerto anche l’occasione all’arcivescovo Foley di ringraziare i Cavalieri di Colombo
per i servizi satellitari da loro forniti, in modo da poter garantire una copertura
globale di questi due eventi straordinari per la vita della Chiesa cattolica. In particolare,
il presidente del dicastero vaticano ha ricordato che le esequie di Papa Wojtyla sono
state seguite da 155 emittenti di 84 Paesi, mentre la messa di inizio Pontificato
di Benedetto XVI è stata trasmessa da 124 emittenti di 75 Paesi. Una realizzazione,
ha detto mons. Foley, resa possibile grazie all’impegno del Centro Televisivo Vaticano
e della RAI, la Tv di Stato italiana, e al contributo prezioso dei Cavalieri di Colombo.
Infine, il presule ha sottolineato come l’ultima Lettera Apostolica di Giovanni
Paolo II, “Il Rapido Sviluppo”, sia stata dedicata ai mass media e che uno dei primi
incontri di Benedetto XVI dopo l’elezione sia stato proprio con gli operatori della
comunicazione.