"Penosa sorpresa" della Santa Sede per le accuse israeliane contro Benedetto XVI e
Giovanni Paolo II
(29 luglio 2005 - RV) Una insostenibile e pretestuosa accusa: così la Sala Stampa
della Santa Sede stigmatizza, con una nota, le critiche rivolte a Benedetto XVI e
Giovanni Paolo II da un funzionario del ministero degli Esteri israeliano, intervistato
dal Jerusalem Post, sul mancato riferimento all’attentato di Netanya, all’Angelus
del 24 luglio scorso. Ce ne parla Alessandro Gisotti:
L’attacco
da parte del funzionario israeliano nei confronti di Giovanni Paolo II ha destato
scalpore, tuttavia la polemica avrebbe ben altre motivazioni che l’atteggiamento di
Papa Wojtyla nei confronti di Israele. Lo sottolinea, al microfono di Alessandro Gisotti,
padre David Jaeger, francescano israeliano, ritenuto il massimo esperto giuridico
sui rapporti Chiesa-Stato in Israele: E l’auspicio
che questo momento di tensione tra Santa Sede ed Israele si sciolga quanto prima viene
espresso da Janiki Cingoli, direttore del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente,
che – intervistato da Alessandro Gisotti – sottolinea l’atteggiamento sempre limpido
tenuto da Giovanni Paolo II nei confronti del popolo ebraico: