La reazione della Santa Sede per la protesta israeliana per il mancato riferimento
agli attentati nello Stato ebraico, all'Angelus del Papa.
(26 luglio 2005 - RV) “Sorprende che si sia voluta distorcere così pretestuosamente
l’intenzione del Santo Padre, essendo ben noti i numerosissimi interventi della Chiesa
a condanna di ogni forma di terrorismo”. Lo ha affermato, in una dichiarazione scritta,
il portavoce vaticano Navarro Valls a proposito della convocazione da parte del governo
israeliano del Nunzio a Gerusalemme per una protesta verbale sul fatto che domenica
il Papa all’Angelus non avesse menzionato Israele elencando i Paesi vittime di recenti
attentati terroristici. Navarro Valls ha fatto anche presente che le parole di Benedetto
XVI si riferivano espressamente agli attentati di questi giorni. “Ovviamente - ha
detto - anche il grave attentato di Netànya dell’altra settimana, a cui si riferiscono
i rilievi da parte israeliana, rientra nella generale condanna senza riserve del terrorismo”.
"L’Onnipotente
fermi la mano assassina dei terroristi e converta i loro cuori": aveva detto Benedetto
XVI all’Angelus domenicale a Les Combes. Il Papa aveva espresso la sua vicinanza a
quanti soffrono a causa dei terribili attentati, che in questi giorni hanno scosso
tante parti del mondo. Il Pontefice aveva inoltre ribadito la centralità dei valori
cristiani per il Vecchio Continente ed aveva rivolto un saluto particolare ai giovani,
dando loro appuntamento all’imminente GMG di Colonia. Il servizio di Alessandro Gisotti: