Iraq: i sunniti rientrano nella Costituente. Con noi, lo scrittore iracheno sunnita
Younis Tawfik
(26 luglio 2005 - RV) Dopo il premier australiano Howard, giunto ieri a sorpresa,
a Baghdad è arrivato oggi un altro primo ministro: il polacco Belka, che stamattina
ha incontrato il collega iracheno, Al Jaafari. Sul terreno, ancora scontri: un soldato
statunitense è morto per lo scoppio di un ordigno nella zona di Samarra. I sunniti,
intanto, sono tornati poco fa al tavolo delle trattative per la stesura della Costituzione.
Nonostante sul futuro del testo fondamentale pesino le minacce di Al Qaeda che – su
internet – ha lanciato un nuovo anatema sia contro la Magna Charta sia contro le prossime
elezioni, i sunniti hanno deciso di rientrare a far parte della Commissione costituente:
tale organismo dovrebbe presentare al Parlamento il testo della nuova Costituzione
entro il primo agosto, affinché venga poi discusso e approvato entro il 15 dello stesso
mese. Ma cosa ha favorito questo rientro in seno alla Costituente? Giada Aquilino
lo ha chiesto allo scrittore iracheno sunnita Younis Tawfik: