(22 luglio 2005 - RV) È caccia all’uomo in Gran Bretagna, dopo gli attentati di ieri
a Londra – 3 bombe nella metro e una su un bus – avvenuti a due settimane esatte dagli
attacchi del 7 luglio scorso. Poco fa c’è stato uno scontro a fuoco, in cui gli agenti
avrebbero ucciso un terrorista. Nella notte intanto era arrivata via internet la rivendicazione
delle 'Brigate Al-Masri' per le azioni di ieri. Il servizio di Sagida Syed:
Ma quale
segnale si voleva lanciare, con gli attentati di ieri a Londra? Roberto Piermarini
lo ha chiesto a Guido Olimpio, esperto di terrorismo del Corriere della Sera:
Un fermo
no al terrorismo è giunto ieri anche dalla comunità islamica di Roma, in un incontro
in Campidoglio, alla presenza del sindaco Veltroni e di esponenti delle comunità musulmane
più rappresentative della capitale. Al segretario generale della moschea di Roma,
Abdellah Redouane, Francesca Fialdini ha chiesto qual è la causa che genera il terrorismo:
Dopo gli attentati
di Londra, la paura di nuovi attacchi si diffonde ulteriormente, anche al di fuori
dei confini britannici. Proprio oggi, il governo italiano prenderà in esame un pacchetto
di misure antiterrorismo presentato dal ministro dell’Interno, Pisanu, e messo a punto
nel vertice interministeriale, presieduto ieri a Roma dal premier Berlusconi: