2005-07-20 14:57:53

Il cardinale Martino, presidente di Giustizia e Pace, alla conferenza per la Riconciliazione in Tanzania


(20 luglio 2005 - RV) “La pace è solida e forte quando il comandamento non uccidere viene accettato senza condizioni”: è quanto sottolineato dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, alla Conferenza per la Riconciliazione, svoltasi il 18 luglio scorso in Tanzania. Il porporato ha messo l’accento sul bisogno di riconciliazione per i popoli della Regione dei Grandi Laghi. L’assise – informa un comunicato di Giustizia e Pace – è stata convocata per dare un’opportunità ai membri della Chiesa locale di individuare gli ostacoli alla pace nella regione e per trovare una soluzione ai problemi causati dal perseverare della violenza.

Durante l’incontro, i rappresentanti delle varie diocesi hanno sottolineato l’importanza del dialogo e della collaborazione fra le Chiese locali per costruire le basi della pace nella regione. Il giorno prima della conferenza, nel campo profughi di Mtabila e Muyovosi, il cardinale Martino assieme al cardinale Polycarp Pengo, arcivescovo di Dar-es-Salaam e al vescovo burundese, Joachim Ntahondereye, hanno celebrato una messa, alla quale hanno preso parte 5 mila fedeli. Nell’omelia, il presidente di Giustizia e Pace ha riecheggiato le parole di Giovanni Paolo II, contenute nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 2005: “Non arrenderti al male, ma vinci con il bene il male”.

Nei campi profughi della Tanzania vive oltre un milione e mezzo di rifugiati provenienti dal Burundi, la Repubblica Democratica del Congo e Rwanda, alcuni dal lontano 1972.
 







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