Nuove violenze in Iraq La Radio Vaticana aderisce al minuto di silenzio per le
vittime irachene del terrorismo
(20 luglio 2005 - RV) Violenza senza fine in Iraq, proprio quando Al Qaida torna a
minacciare l’Europa. Le brigate al-Masri - legate alla rete terroristica di Bin Laden
- hanno infatti lanciato via internet un ultimatum a tutti i Paesi europei impegnati
in Iraq, intimandoli a ritirare le truppe entro un mese. Pena: un attacco terroristico
come quello di Londra. Nel Paese del Golfo non si fermano intanto gli attentati. Ieri
a Baghdad sono stati uccisi due membri sunniti della Commissione per la stesura della
nuova Costituzione e una loro guardia del corpo. Il servizio di Giancarlo La Vella:
E
come già fatto per le vittime degli attentati dell’11 settembre, di Madrid e di Londra,
anche la Radio Vaticana aderirà oggi al minuto di silenzio indetto dal Parlamento
di Baghdad alle ore 12 locali – le nostre 10 – per commemorare tutte le vittime del
terrorismo in Iraq, a cominciare dai bambini e dalla popolazione civile. La nostra
emittente, infatti, condivide le motivazioni dell’iniziativa nel ricordare qualsiasi
vittima della violenza e del terrore in qualsiasi parte del mondo essa sia. In questi
ultimi due anni sono stati proprio i civili iracheni, che costituiscono il 95 % delle
vittime, a subire le conseguenze più gravi della violenza e del terrorismo. Lo conferma
mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad:
A
partire dalle 9.55 la nostra emittente introdurrà il minuto di silenzio con una riflessione
di Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della Sera. Ascoltiamo il suo appello per
l’adesione occidentale all’iniziativa: