Migliaia le persone accorse a Les Combes per l'Angelus del Papa in una bella giornata
di sole.
(17 LUGLIO) Per saperne di più della straordinaria partecipazione in termini di presenze
e di emozioni, l'intervista con Salvatore Mazza, inviato a Les Combes del quotidiano
Avvenire:
R. – E
stata una partecipazione molto, molto numerosa, forse, per certi versi, anche inattesa.
A Les Combes, a mezzogiorno, quando il Papa si è affacciato c’erano circa 6-7 mila
persone. Ma c’è chi non è riuscito ad arrivare perché alle 11.30 la polizia stradale
informava che la fila arrivava fino alla statale, cioè 8-9 chilometri più in basso.
Quindi, veramente c’è stato un afflusso eccezionale di gente in una giornata molto
calda, molto bella, con il cielo limpido.
D.- Il Papa ha parlato in particolare
dell’importanza delle vacanze come tempo di silenzio…
R.- Certamente Benedetto
XVI ha proseguito quella sorta di magistero sulle vacanze che aveva iniziato tanti
anni fa Giovanni Paolo II. C’è da dire che molta gente è salita a piedi fino allo
chalet del Papa. In gran parte si trattava di villeggianti, ma molti erano anche i
pellegrini. Tutti hanno partecipato in prima persona a questo nuovo capitolo di questo
magistero delle vacanze.
D. – Navarro Valls, il portavoce vaticano, l’ha
definita una vacanza di lavoro. Ci spieghi perché?
R – Ha raccontato che
il Papa tutte le mattine si alza abbastanza presto. Non ha detto a che ora ma si sa
che si alza verso le 7.00, un’ora più tardi di quanto non faccia di solito in Vaticano.
Il Papa dice la Messa, fa colazione, recita il breviario e poi si mette nello studio
a scrivere. Ha una giornata di scrittura quasi completa. C’è l’interruzione del pranzo
e poi di nuovo scrive un po’. Si è portato diverse cose da fare. Navarro non ha detto
a che cosa stia lavorando di preciso, però è chiaro che si può immaginare che non
abbia lasciato il lavoro a Roma. Navarro ha detto sono vacanze vere, ma sono anche
“vacanze di vero lavoro”.
D. – Nel pomeriggio però, c’è lo spazio per lunghe
passeggiate?
R.- Fino ad oggi è sempre uscito nel pomeriggio, intorno alle
17.30, rimanendo fuori almeno un paio d’ore. La cosa carina è successa ieri quando,
di ritorno da uno dei sentieri che solitamente percorre e che partono tutti dal pianoro
dove si trova lo chalet, tornando giù, è sceso attraverso Les Combes, la frazioncina
adiacente alla colonia dei salesiani sul cui territorio c’è la casa del Papa, ed ha
incontrato e salutato i suoi vicini di casa. Possiamo chiamarli così gli abitanti
di Les Combes, che sono in tutto 30, forse 35 persone. **********