BHIWADI. - In India, il convento delle suore francescane di ‘Nostra Signora delle
Grazie’ a Bhiwadi, nel Rajasthan, è stato nuovamente attaccato. Tre uomini armati
hanno sequestrato per una notte le religiose che si trovavano all’interno dell’edificio.
La superiora del convento, suor Deepti, si è detta molto preoccupata. “Non è la prima
volta che veniamo attaccate - ha detto -. Già il 5 giugno la nostra cappella è stata
saccheggiata ed il nostro tabernacolo rubato. Questa è una dissacrazione seria, non
un semplice furto. Mons. Ignatius Mendez, vescovo di Ajmer-Jaipur, ha promesso di
investigare perché la polizia, anche se informata di tutto, non ha effettuato alcun
arresto. Noi abbiamo bisogno di protezione perché questo, oltre ad essere un grave
attacco contro i cristiani, è una violenza contro le donne”. L’episodio si aggiunge
ad altre violenze contro delle religiose nello stato del Bihar dove, il 9 giugno,
sono stati assaliti due conventi, quello delle Suore della Carità di Nazareth a Sokho,
nella diocesi di Bhagalpur e quello di Notre Dame, nella diocesi di Bettiah, dove
le religiose sono state aggredite da una banda di quindici uomini ed una delle due,
suor Manjula, è stata poi ricoverata per le gravi lesioni riportate.John Dayal, presidente
dell’All India Christian Union, ha detto ad AsiaNews: “Facciamo distinzione fra crimini
comuni e crimini commessi contro i religiosi. In India i luoghi religiosi sono di
norma tabù e nessuno si sognerebbe di compiere del male alle persone che vi operano
all’interno. Nessuno tocca moschee o templi, ma i conventi e le chiese sono sempre
di più prese di mira. Siamo molto preoccupati: il governo centrale deve fare qualcosa,
avvertire i governi locali della necessità di darci protezione. L’India deve dare
segnali positivi alle minoranze religiose”. (Sarnews, Asianews - MANCINI)