India: si segue la pista del fondamentalismo indù per l'uccisione di un pastore protestante
(9 giugno 2005 – RV) In India la polizia segue la pista del fondamentalismo indu’
per fare luce sulla morte di un pastoreprotestante, scomparso il 24 maggio scorso
e ritrovato senza vita nella regione dell’Andhra Pradesh. Il servizio di Roberta Moretti.
La polizia dell’India
ha individuato un sospetto responsabile per la morte del pastore protestante, Isaac
Raju, scomparso il 24 maggio scorso e trovato giovedì senza vita, chiuso in una sacca
di juta, nella periferia di Hyderabad, nello Stato dell’Andhra Pradesh. Come riferisce
il quotidiano “The Times of India”, le forze dell’ordine hanno diffuso un identikit
di un uomo chiamato Vinod, l’ultimo a vedere vivo il reverendo. Raju, 40 anni, era
molto impegnato per le vittime dello tsunami ed era stato oggetto, in passato, di
intimidazioni da parte di fondamentalisti indù. Per chiarire i motivi del suo omicidio
e di quello di K. Danial, pastore protestante attivo a Kummarvadi, nella località
di Asifnagar, ucciso con acido versato nella bocca, gli inquirenti hanno interrogato
circa 150 nazionalisti indù, effettuando anche alcuni fermi. Il maxi-interrogatorio
è avvenuto dopo che un quotidiano di Warangal, 210 chilometri a nord di Hyderabad,
consegnasse ai poliziotti una lettera anonima in cui si accusava dei due omicidi un
sedicente “Forum anti-cristiano”, finora sconosciuto. Giovedì scorso, inoltre, gli
agenti hanno fatto irruzione nei locali dell’organizzazione indù “Rashtriya Swayamsevak
Sangh” (RSS) a Warangal, portando in caserma alcune persone, tutte rilasciate per
mancanza di prove. I movimenti indù ribadiscono comunque la loro estraneità alle uccisioni.