HOHHOT. - Dopo due anni di malattia per un cancro alle ossa, è morto vescovo della
arcidiocesi di Hohhot (Città Verde), capoluogo della regione cinese della Mongolia
Interna (Nei Menggu). Il vescovo si chiamava Giovanni Wang Xixian ed aveva 79 anni.
Ne ha dato notizia, lunedì, la Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli precisando
che la morte risale al 25 di maggio. I funerali del presule sono stati celebrati il
31 di maggio successivo nella cattedrale del Sacro Cuore di Gesù ad Hohhot. Mons.
Wang, nato in una famiglia cattolica il 21 di maggio del 1926 ed ordinato sacerdote
nel 1953, era stato insegnante nel seminario diocesano fino al 1957, anno in cui veniva
arrestato dalla milizia comunista. Dopo 21 anni di carcere e di lavori forzati, nel
1980, era ritornato al proprio ministero nella parrocchia della Cattedrale di Hohot
e ad insegnare nel seminario. Il 24 giugno del 1997 egli veniva consacrato vescovo.
Chi lo ha conosciuto testimonia che mons. Wang è stato un uomo veramente buono, di
una vita spirituale edificante, rispettato e amato da tutti. Negli anni della cosiddetta
Rivoluzione Culturale cinese, il vescovo si è sempre mantenuto fedele a Cristo e alla
Chiesa. Durante i due anni di malattia, egli è stato amorevolmente assistito da fedeli
della comunità cattolica, a testimonianza del grande e continuo lavoro di riconciliazione
che mons. Wang aveva svolto. Quando gli è stato riferito che il Papa Benedetto XVI
era al corrente della sua malattia, che lo benediceva e che pregava per lui, il presule
commosso ha sussurrato: " Non ne sono degno". L'arcidiocesi di Hohhot, estesa quanto
un terzo dell'Italia, conta oggi 50 mila fedeli su una popolazione di quasi 2 milioni
di abitanti, di cui soltanto 600 mila mongoli. Questi fedeli sono assistiti da una
cinquantina di giovani preti e da un centinaio di religiose. I seminaristisono 40
e giungono notizie di un aumento delle vocazioni maschili e femminili alla vita religiosa.
E' utile sapere che la Mongolia Interna è stata la prima regione autonoma istituita
dal Partito comunista cinese, il primo di maggio del 1947, vale a dire prima della
proclamazione della Repubblica Popolare di Cina. (MANCINI)