Il presidente del Senato Pera: basta con il laicismo imposto per legge
(7 giugno 2005 - RV)“Soffia forte il vento del risveglio religioso anche per
i laici” : cosi’ si espresso il presidente del Senato italiano, Marcello Pera al
convegno romano dal titolo “l’Europa: radici e confini”, sottolineando che “la separazione
Stato-Chiesa non significa estraneita'”. Il servizio di Rita Anaclerio. In Europa
si assiste ad un forte risveglio del sentimento religioso che coinvolge anche i laici.
E’ necessario, quindi, reinterpretare il principio tradizionale di separazione tra
Stato e Chiesa perché oggi i rapporti tra queste due forze non possono comportare
l'estraneità. E' questo, in sintesi, il pensiero del presidente del Senato, Marcello
Pera che ha tenuto una relazione all'Università Europea di Roma nell'ambito del convegno
su “Europa: radici e confini”, a cui prende parte, fra gli altri, il Presidente del
Pontificio Comitato di Scienze Storiche, mons. Walter Brandmuller. “Dal principio
della separazione – ha sottolineato la seconda carica dello Stato - a subire più perdite
è stata la religione, che si è gradualmente ritirata in recinti sempre più piccoli
fino a trovarsi rinchiusa in quella che, prima di diventare Benedetto XVI, il cardinale
Ratzinger aveva definito il “ghetto della soggettività”. Ma per Marcello Pera ci sono
oggi “novità” per l'Europa perché “da un lato avanza una richiesta di identità del
cittadino europeo, dall'altro si afferma una crescente domanda religiosa”. Infatti,
il presidente del Senato ha ribadito come “in tutto il vecchio continente c'è un risveglio
spirituale, un bisogno di credere. Il laicismo imposto con la legge – ha insistito
Marcello Pera - è sempre meno accettato. La tolleranza vissuta come indifferenza è
sempre più respinta”.Il presidente del Senato, inoltre è tornato su un argomento a
lui molto caro, vale a dire lo scarso coraggio con il quale gli europei difendono
la loro identità religiosa. Infatti, secondo Marcello Pera, il dialogo fra credenti
e laici, cominciato in Italia in modo promettente dovrebbe aiutare a respingere la
cultura della resa all’islamismo fondamentalista.