2005-06-06 08:28:35

Brevi dal mondo


(6 giugno 2005 - RV) Si aprono oggi due settimane difficili per l’Unione Europea, dopo il no di Francia e Paesi Bassi alla Costituzione . Febbrili contrattazioni sono, infatti, già in corso per giungere al summit del 16 e 17 giugno a Bruxelles con una possibile soluzione sull’avvenire del Trattato. E oggi a Lussemburgo si incontreranno i ministri delle Finanze dei 25. La riunione sarà l’occasione per comprendere il futuro della politica economica del Vecchio Continente. Sempre oggi il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw, annuncerà il congelamento del referendum sulla “Magna Charta” europea – previsto nella primavera del 2006 – fino alla soluzione della crisi innescata dal voto olandese e francese.
 
E’ di almeno 53 morti e 40 feriti il bilancio ancora provvisorio di un attacco dinamitardo compiuto oggi in Nepal dalla guerriglia maoista contro un pullman di civili vicino ad un villaggio, nel distretto sud-occidentale di Chitwan, a 180 chilometri dalla capitale Kathmandu. Lo ha reso noto la polizia, secondo cui il veicolo gremito di lavoratori è finito su una mina anti-carro piazzata lungo la strada, presumibilmente proprio dai ribelli. Per il momento non risultano comunque rivendicazioni dell'agguato.
 
È tragico il bilancio delle piogge torrenziali che hanno colpito in queste ultime 2 settimane la Cina. Le cifre ufficiali, diffuse ieri dalle autorità di Pechino, parlano di oltre 300 tra morti e dispersi. Decine di migliaia, invece, i senzatetto.
 
Quindici militari sono rimasti uccisi nel corso di un attacco contro una base militare nel nord est della Mauritania. Morti anche 5 degli assalitori. Gli inquirenti sostengono che l’attacco sia stato sferrato dal Gruppo salafita di predicazione e combattimento, un’organizzazione terroristica algerina legata ad Al Quaeda.
 
Sono più di 5 milioni gli aventi diritto chiamati alle urne oggi in Ciad per esprimere il loro voto su un controverso referendum. La tornata referendaria riguarda una riforma della Costituzione, che permetterà al presidente Deby, al potere dal 1990, di essere riconfermato il prossimo anno per un nuovo mandato.
 
Il presidente della Guinea equatoriale, Teodoro Obiang Nguema, in occasione del suo 63.esimo compleanno ha concesso a sorpresa la grazia a 6 piloti armeni condannati per un tentativo di colpo di stato nel marzo 2004.







All the contents on this site are copyrighted ©.