2005-06-04 15:19:52

Radiodomenica: speciale referendum fecondazione artificiale.
Non una questione cattolica


di Massimiliano Menichetti
con la collaborazione di Paolo Ondarza e Isabella Piro
 
Ascolta Radiodomenica RealAudioMP3
 
Noi non siamo impegnati “per gli interessi cattolici ma per l’uomo, creatura di Dio”. Benedetto XVI nel Suo discorso ai vescovi italiani, per 54ª assemblea generale della CEI, ha rimarcato senza mezzi termini la centralità della vita, lodato l’impegno della Chiesa italiana in tal senso e alla vigilia del referendum ha ribadito RealAudioMP3
 
Quattro i quesiti proposti dal cosiddetto fronte del si, il quinto quesito quello sull’abrogazione totale della norma, seppur presentato, non è stato accettato dalla Corte Costituzionale che ha rimarcato l’indispensabilità della legge attuale, la prima in questo settore che ha messo ordine al caos preesistente. Isabella Piro ha raccolto il commento del presidente del Movimento per la Vita Carlo Casini RealAudioMP3
 
II promotori del referendum presentano il primo quesito come utile a favorire la cura di malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, le sclerosi, il diabete, le cardiopatie, i tumori e vorrebbero a tal fine modificare la legge permettendo la sperimentazione sugli embrioni. “Così si uccidono uomini per un falso”, obiettano molti scienziati. Il genetista Bruno Dallapiccola RealAudioMP3
 
E’ la tutela della donna il punto centrale del secondo quesito esposto dai fautori del referendum che chiedono che sia possibile produrre un numero illimitato di embrioni e di non procedere all’impianto se si è cambiata idea, la biologa Olimpia Tarzia RealAudioMP3
 
Il secondo referendum vuole permettere l’accesso alle tecniche di fecondazione artificiale anche se non è stata accertata la sterilità e senza tentare cure preliminari, la ginecologa Valeria Navarretta RealAudioMP3
 
Il terzo quesito referendario combinato al precedente mira ad abrogare completamente l’articolo 1, della legge 40, considerato di fatto l’architrave della norma perché “assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito“. Francesco D’agostino presidente del Comitato Nazionale di Bioetica RealAudioMP3
 
"I quesiti referendari propongono in realtà solo illusioni” è la denuncia di Enzo Tiezzi, ordinario di Chimica fisica all’Università di Siena. Fabio Colagrande lo ha intervistato RealAudioMP3
 
L’abolizione del divieto alla fecondazione eterologa è l’obiettivo del quarto quesito. Se passasse il referendum, quindi, si potrebbe utilizzare materiale genetico esterno alla coppia per ottenere un embrione. “Se la norma venisse abrogata – afferma Giovanni Giacobbe preside della facoltà di giurisprudenza presso l’Università Lumsa di Roma - si lederebbe il diritto del bambino ad avere genitori certi” RealAudioMP3
 
gravi anche i riflessi psicologici sul bambino, una volta conosciuta la matrice eterologa della propria nascita, la neuropsichiatra infantile, Paola Binetti RealAudioMP3
 
“L’eterologa è un tipo di fecondazione incapace di essere sostegno all’interno della coppia”, sottolinea Antonio Maria Baggio docente di etica politica presso l’Università Gregoriana di Roma RealAudioMP3

I quattro quesiti riaprono quindi il dibattito sulla liceità della ricerca scientifica che secondo alcuni non deve avere limiti, ancora Antonio Maria Baggio RealAudioMP3

Non bisogna avere esitazioni “Ci viene proposto qualcosa che non è sottoponibile a referendum”. E’ l’appello di mons. Elio Sgreccia sui criteri che muovono al “non voto”, all’astensione, per i quattro quesiti referendari. Il presidente della Pontificia accademia per la vita, in riferimento all’embrione, ha ribadito che “è il momento di schierarsi, e dire se l'uomo è dove inizia davvero o dove lo vogliamo mettere noi” RealAudioMP3
 
Serrato il dibattito sul referendum e di fatto due i fronti in campo: il “si” e l’astensione. Ancora il preside della facoltà di giurisprudenza presso l’Università Lumsa di Roma, Giovanni Giacobbe che sottolinea: “la Costituzione non prevede per il referendum abrogativo il dovere civico del voto, principio invece contemplato per il voto politico RealAudioMP3
 
I quotidiani nazionali, le trasmissioni radio e Tv continuano a presentare le ragioni del “si” e dell'astenzione, i limiti della ricerca scientifica, i diritti del nascituro, della coppia; eppure molti lamentano un’informazione sbilanciata e carente.
Luigi Amicone direttore del settimanale Tempi RealAudioMP3
 
Molti i testimonial del mondo dello spettacolo schierati sul referendum, Paola Saluzzi, giornalista e presentatrice, ribadisce il dovere di una corretta informazione e la necessità di ridimensionare la credibilità del cosiddetto ”mondo delle immagini” RealAudioMP3
 
A parlare di informazione resa volutamente incomprensibile è il direttore del quotidiano il Foglio, Giuliano Ferrara, per il quale gli scienziati devono convincersi che non possono mettere le mani sulla vita umana e che i quesiti referendari in fondo sono riconducibili ad un “si” o un “no” al rispetto della vita RealAudioMP3
 
Intanto il mondo politico in maniera trasversale ha costituito il comitato “Non votare” una delle molteplici iniziative che raccoglie esponenti di tutti gli orientamenti politici. Il presidente del Comitato, onorevole Luca Volontè RealAudioMP3
 
Netta la denuncia dell’onorevole Francesca Martini, tra le fondatrici del Comitato “Non votare” RealAudioMP3
 
L’astensione non è disimpegno. Lo ha ribadito più volte il presidente dei vescovi, cardinale Camillo Ruini, che ha dedicato un intero capitolo della sua prolusione, alla 54esima assemblea della Cei, al referendum del 12 e 13 giugno RealAudioMP3







All the contents on this site are copyrighted ©.