Ancora sangue in Iraq, l'Italia piange le sue vittime
(2 giugno 2005 - RV) Ancora una giornata di violenze in Iraq: almeno 18 morti ed una
cinquantina di feriti in una serie di attacchi nel nord del Paese. Un’autobomba nei
pressi di Kirkuk ha ucciso 12 persone, tra cui sei guardie del corpo di uno dei tre
vicepremier; un’altra ha provocato la morte del vicegovernatore della provincia di
Dyala e di quattro guardie del corpo; una terza è esplosa davanti all’ingresso di
una compagnia petrolifera, uccidendo un bambino.
La morte dei 4 militari italiani
a Nassiriya è stata causata dalla caduta dell’elicottero: sui loro corpi non vi sono
tracce di colpi d’arma da fuoco. Lo ha stabilito l’autopsia, terminata poco fa. All’aeroporto
romano di Ciampino, stanotte è atterrato il C130 dell’Aeronautica militare che trasportava
le loro salme. Sentiamo Giampiero Guadagni:
Il dolore per
i soldati morti in Iraq ha segnato le celebrazioni di stamattina, a Roma, per la Festa
della Repubblica. La consueta parata militare ha attraversato via dei Fori imperiali.