Messaggio di Benedetto XVI alla Conferenza dei vescovi dell'Africa francofona e lusitana
sui problemi della salute
(31 maggio 2005 - RV) Servire i malati in Africa è una delle principali missioni di
solidarietà della Chiesa del continente. E’ Benedetto XVI a sottolineare questo aspetto
in un messaggio ai presuli riuniti a Cotonou, nel Benin, per la Conferenza internazionale
dei vescovi dell’Africa francofona e lusofona sui temi della salute. Ce ne parla il
nostro inviato, padre Joseph Ballong: ********** Nel
messaggio inviato a firma all’arcivescovo Leonardo Sandri, sostituto della segreteria
di Stato, e letto dal vicepresidente della Conferenza episcopale regionale per l’Africa
dell’Ovest francofona, l’arcivescovo di Bamako, nel Mali, Jean Zerbo, il Papa incoraggia
vivamente a continuare negli sforzi intrapresi per rinforzare sul continente africano
le strutture e i programmi sanitari al servizio dei malati, in collaborazione sempre
più ampia tra tutti. Il Pontefice invita in particolare i cristiani impegnati nei
servizi sanitari a rinnovare la loro adesione a Cristo, Redentore dell’uomo, il cui
volto si manifesta nel volto di ogni persona che soffre. “E’ il Cristo morto e risorto
per la salvezza integrale dell’uomo e di tutti gli uomini – scrive Benedetto XVI -
che la Chiesa trova la fonte del suo ministero di guarigione e che si trova la speranza
della salute vera e divina, la vera guarigione dell’uomo”. Evocando l’anno consacrato
all’Eucaristia, il Papa auspica che tale Sacramento, espressione dell’amore di Dio
per gli uomini, stimoli ognuno di noi “ad impegnarsi con azioni fraterne a lottare
contro ogni forma di malattia che travaglia l’uomo e la società di oggi”, perché “è
così che saranno riconosciuti i veri discepoli di Cristo”. Durante la Messa seguita
alla seduta inaugurale, il nunzio apostolico nel Benin e nel Togo, mons. Pierre Nguyên
Van Tot che ha anche presieduto la concelebrazione, ha sottolineato nell’omelia che
la Chiesa in Africa è chiamata a testimoniare con particolare attenzione agli emarginati
della società, la presenza di Dio che ama tutti gli uomini senza distinzione. Il nunzio
apostolico ha chiesto soprattutto di pregare per i togolesi che sono fuggiti davanti
alle violenze nel loro Paese, trovando accoglienza nel Benin e nel Ghana, e di pregare
perché questo Paese dell’Africa occidentale ritrovi la pace e la concordia. La
seduta di apertura della Conferenza si è svolta alla presenza del ministro della Sanità
del Benin, la signora Dorothée Kinde-Gazard, e dei rappresentanti del corpo diplomatico
e consolare, oltre che di organizzazioni internazionali. I diversi interventi di questa
sessione hanno sottolineato soprattutto l’importanza del tema all’ordine del giorno
e il ministro della Sanità del Benin ha espresso la gratitudine del governo del suo
Paese per l’impegno importante della Chiesa locale nel campo sanitario. **********