Pace, difesa dei diritti umani e dialogo tra culture e religioni, temi forti del discorso
di Benedetto XVI al Corpo Diplomatico
(12 maggio 2005) La Chiesa non smetterà mai di difendere i diritti umani e promuovere
il sommo bene della pace: è quanto ribadito da Benedetto XVI nell’udienza di stamani
al Corpo Diplomatico, nella Sala Regia. Incontro particolarmente significativo: per
la prima volta, infatti, il nuovo Pontefice ha rivolto un discorso agli ambasciatori
accreditati presso la Santa Sede. Venendo da un Paese lacerato dalla guerra e da ideologie
devastatrici, ha detto Papa Jospeh Ratzinger, sono particolarmente sensibile al dialogo
tra tutti gli uomini. Benedetto XVI ha ricordato l’impegno per la pace di Giovanni
Paolo II, che il 10 gennaio scorso - ricevendo il Corpo diplomatico per l’ultima volta
- aveva lanciato all’umanità quattro sfide: vita, pane, pace e libertà. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
Nel discorso
di Papa Joseph Ratzinger al Corpo diplomatico non è mancato, dunque, un riferimento
personale alla Germania, un Paese che – ha ricordato Benedetto XVI – ha conosciuto
al suo interno “la guerra e la separazione a causa di ideologie devastatrici ed inumane”.
Il commento dello storico Giorgio Rumi: