2005-05-09 12:23:56

I leader del mondo a Mosca alla parata per il 60° anniversario della vittoria sul nazi-fascismo


(9 maggio 2005 - RV) Grandi cerimonie, stamattina, a Mosca, per i 60 anni dalla vittoria sul nazi-fascismo. Numerosi – circa una cinquantina – i capi di Stato e di governo presenti nella piazza Rossa, per assistere alla parata di 7 mila soldati. Da Mosca, Giuseppe D’Amato: RealAudioMP3

Il 60° anniversario della vittoria sul nazi-fascismo è stata l’occasione per un confronto a distanza tra il presidente russo Putin e il capo della Casa Bianca che ha criticato l’oppressione sovietica sull’Europa dell’est seguita agli accordi di Yalta. Il capo del Cremlino ha risposto affermando che non è possibile paragonare Stalin a Hitler. Su questo confronto Giancarlo la Vella ha raccolto il parere di Pierantonio Lacqua dell’Ansa di Mosca: RealAudioMP3
Ma perché questo confronto dai toni aspri si è verificato proprio in occasione del 60° anniversario della vittoria sul nazi-fascismo? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Sergio Romano, già ambasciatore italiano a Mosca: RealAudioMP3
Nel 60° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, oggi la sessione plenaria del Parlamento Europeo si è aperta con un intervento del presidente Borrell al quale ha fatto seguito un interludio musicale di Bach, per commemorare le vittime del sanguinoso conflitto. Le celebrazioni avvengono nella giornata scelta per la festa dell’Europa. Il servizio di Fausta Speranza: RealAudioMP3
Un messaggio in occasione dei 60 anni dalla fine della guerra arriva anche da mons. Amédée Grab, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee. “Il processo di unificazione europea – scrive il presule svizzero – nasce dalla volontà di non cadere più nel baratro della guerra. Tuttavia, assenza di conflitti armati non significa assenza di guerra: in molte parti del nostro continente, mancano ancora la vera pace, la giustizia e la stabilità sociale”. Mons. Grab invita inoltre i governi ad assumersi la responsabilità “che la pace europea diventi pace mondiale”.
 







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