Giovanni Paolo II: "Seconda Guerra mondiale, suicidio dell'umanità"
(9 maggio 2005 - RV) “A mezzo secolo di distanza, i singoli, le famiglie, i popoli
custodiscono ancora il ricordo di quei sei terribili anni: memorie di paure, di violenze,
di penuria estrema, di morte; esperienze drammatiche di separazioni dolorose, vissute
nella privazione di ogni sicurezza e libertà; traumi incancellabili dovuti a stermini
senza fine”. Dieci anni fa, quando il mondo guardava alla fine della Seconda Guerra
mondiale dalla distanza simbolica dei 50 anni, Giovanni Paolo II iniziava con quelle
parole il suo messaggio dedicato all’anniversario dell’8 maggio 1945. Per una sintesi
di quelle pagine, scritte da un Papa e insieme da un testimone diretto di quegli avvenimenti,
ascoltiamo il servizio di Alessandro De Carolis.