Cerimonia a Beirut sul ritiro della Siria dal Libano
(26 aprile 2005 - RV) Il premier libanese Miqati ha presentato stamani al Parlamento
di Beirut il programma del nuovo governo, il cui voto di fiducia è previsto per domani.
Tra i punti principali: l’approvazione di una nuova legge elettorale per le votazioni
previste in maggio, l'impegno a collaborare con la commissione d'inchiesta internazionale
sull'uccisione dell'ex premier Rafik Hariri e la difesa della resistenza anti-israeliana
in quanto espressione nazionale di un diritto naturale. Intanto con una cerimonia
militare – alla presenza del segretario generale dell’Onu, Kofi Annan – la Siria ha
ufficializzato oggi il suo ritiro , completato in queste ore dopo trent’anni di occupazione.
La comunità internazionale auspica ora una svolta nella regione, e lo stesso governo
israeliano ha parlato di una possibile pace con Beirut. Il commento del giornalista
libanese Camille Eid, collaboratore di “Avvenire”, intervistato da Andrea Sarubbi:
E grande è
la soddisfazione della Chiesa locale, come testimonia mons. Bechara Rai, vescovo di
Jbeil dei Maroniti, ancora al microfono di Andrea Sarubbi: