Nel testamento colpisce la frase del Papa sul distacco dai beni materiali. Un aspetto
che riflette la figura interiore di Karol Wojtyla, come ci spiega il vaticanista e
biografo del Papa, Gianfranco Svidercoschi:
Oltre al segretario personale, mons. Stanislao Dziwisz, il Papa nel suo testamento
spirituale cita il rabbino di Roma, Elio Toaff, abbracciandolo idealmente “con grata
memoria”. Ascoltiamo il rabbino emerito della capitale italiana, felice e commosso,
al microfono di Giancarlo La Vella:
Nella concitazione della lettura del testamento papale alcune agenzie di stampa hanno
tradotto la citazione biblica di Simeone nunc dimittis con un perentorio: ora dimettiti,
interpretando così che il Pontefice nel 2000 avesse avuto intenzione di dimettersi.
Non si tratta però di una rinuncia, ma di un rendimento di grazie a Dio, per averlo
sostenuto alla guida della Chiesa nel passaggio al nuovo millennio. Ce lo spiega mons.
Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto: