LE NOVITA’ E I PUNTI FERMI DEL CONCLAVE: ILLUSTRATI DAL MAESTRO DELLE CELEBRAZIONI
LITURGICHE IN UN BRIEFING
DEDICATO ALLE NORME SU “RITI E LEGISLAZIONE DELLA SEDE VACANTE”
E’ cambiata la forma tradizionale di svolgimento del Conclave: lo ha ribadito mons.
Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Papa, tenendo un briefing
su “Riti e legislazione della Sede Vacante” dopo l’intervento di Navarro- Valls. Il
servizio di Fausta Speranza:
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I cardinali non sono più fisicamente chiusi in un unico luogo: da questa che era la
consuetudine fino al Conclave che ha eletto Giovanni Paolo II veniva il nome stesso
della fase di elezione: dall’espressione latina cum clave, cioè praticamente chiusi
a chiave.
Per la prima volta i cardinali elettori occuperanno luoghi diversi che saranno la
Domus Sancthae Martae, la Cappella Sistina e ambienti delle celebrazioni liturgiche.
Certamente dovranno spostarsi da un luogo ad un altro ma senza contatti con l’esterno.
Il tutto in base alle norme volute da Papa Giovanni Paolo II con la Costituzione Apostolica
Universi Dominici Gregis del 1996. E a questo proposito mons. Marini ha sottolineato
che in particolare nel secolo scorso praticamente tutti i papi sono intervenuti per
rivedere qualcosa delle norme. Ascoltiamo mons. Marini:
“Il rituale della stufa dovrebbe rimanere uguale. Si cercherà di farlo funzionare
meglio dell’ultima volta e faremo in modo che suonino anche a festa le campane così
i giornalisti saranno sicuri”.
Restano dei punti fermi: certamente – dicevamo – il fatto che i cardinali non possono
essere avvicinati da nessuno durante il Conclave; che lo scrutinio è segreto e che
i cardinali giurano di rispettare il segreto anche sulle operazioni di voto. Ma anche
il fatto che comunque il Conclave si svolge entro la Città del Vaticano.
Mons. Marini ha dato queste spiegazioni dopo aver ricordato che il Conclave rientra
nel periodo di sede vacante che va dalla morte del Papa all’elezione stessa. Un periodo
in cui restano in carica solo il Camerlengo, il Decano del Collegio cardinalizio,
il Sostituto della Segreteria di Stato e il Maestro delle Celebrazioni liturgiche.
Un periodo, inoltre, interamente regolato da norme che tutti possono leggere nel dettaglio:
a questo proposito ha fatto presente che esistono tre volumi a disposizione di chi
vuole acquistarli nelle librerie vaticane. Ma ha anche sottolineato che si tratta
di un periodo forte per la Chiesa da accompagnare con la preghiera.
Ricordiamo che Giovanni Paolo II nell’introduzione della Costituzione
Apostolica Universi Dominici Gregis spiegava
di aver riformulato la normativa con “la consapevolezza della mutata situazione nella
quale sta vivendo oggi la Chiesa e la necessità, inoltre, di tener presente la revisione
generale della legge canonica”. Così scriveva Giovanni Paolo II aggiungendo: “pur
tenendo conto delle esigenze del nostro tempo, mi sono preoccupato di non deflettere
nella sostanza dalla linea della saggia e veneranda tradizione finora invalsa”.
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