Ancora una volta i giovani: la loro presenza massiccia, vibrante – che già mercoledì
scorso, aveva indotto il Papa a trovare un residuo di energia per tentare di corrispondere
alla corrente del loro affetto per lui – anche ieri sera, come ascoltato, ha quasi
“costretto” il Pontefice, pur gravemente sofferente, a dedicare loro un pensiero di
ringraziamento. Qual è stata allora la risposta dei giovani a questo gesto di Giovanni
Paolo II? Roberta Moretti è andata stamattina tra di loro a raccogliere qualche impressione:
********** R.
– Il Papa ha sempre amato i giovani. In questo momento così doloroso per tanti ragazzi
come me, che hanno visto un Papa che li ha avvicinati molto alla Chiesa, egli ha sentito
forte la nostra presenza. Il suo ringraziamento vale tanto perché ci fa sentire ancora
più vicini a lui, ci fa sentire importanti. Ci ha chiamati la ‘stella del mattino’.
R.
– Io sono polacca. Ho pregato per essere qui questa mattina per poter pregare per
lui. E’ un Papa che ha fatto tantissimo. Sono contenta di essere potuta venire qui
a pregare per lui.
R. – Noi gli stiamo vicino sempre. Adesso stiamo pregando
solo per una cosa: che se deve andarsene, se ne vada in pace, sereno. Continueremo
a fare le cose che lui ci ha indicato.
R. – E’ contento, è gioioso che noi
siamo qua come noi siamo stati contenti di averlo avuto vicino in tanti momenti durante
tutto il suo Pontificato.
R. – E’ stato grande. E’ stato un padre, è stato
una figura importante. Sono tunisina, non sono italiana, sono musulmana. Ma al di
là di tutte le religioni il Papa è stato un grande personaggio. E’ stato il Papa dei
giovani. Il Papa della pace, il Papa del dialogo. Se devo fare un appello lo faccio
a tutti i giovani di pregare per lui visto che lui ha pregato tanto per noi, giovani,
vecchi, bambini, per tutto il mondo, poveri, ricchi. Quindi ora è il momento di pregare
noi per lui, di qualsiasi religione. **********