BUENOS AIRES – “In un mondo globalizzato il Vangelo deve essere nuovamente annunciato”. L’arcivescovo di Resistencia, mons. Carmelo Giaquinta, è convinto che: “La globalizzazione consente l’acquisizione di criteri, di mode e di forme di pensiero che vengono dall’altro capo del mondo e sulle quali non abbiamo alcun controllo. Sono per lo più attacchi feroci ai valori che hanno segnato la storia dell’uomo da millenni”. Il presule critica stili e modi “imposti dal mercato, luogo dove solo l’utile e il profitto ha un valore, mentre il buono e il vero vengono ignorati”. Da qui l’esigenza non solo di “evangelizzare gli spazi fisici, ma soprattutto quelli umani. E per raggiungere tali obiettivi è importante la formazione permanente di chi andrà ad annunciare la parola di Dio. Nelle parrocchie si sta facendo molto per far crescere adeguatamente i catechisti” evidenzia mons. Giaquinta “ma bisogna impegnarsi di più e meglio. Soprattutto a livello di arcidiocesi. Gli agenti pastorali devono diventare veri e propri professionisti, perché non basta distribuire viveri o aiuti ai bisognosi, come è nel caso della Caritas, ma è necessario conoscere la cause che generano povertà e saper suscitare nel povero la voglia di diventare protagonista per superare, un domani, da solo il problema che lo affligge”. L’arcivescovo di Resistencia infine chiede di "moltiplicare i diaconi permanenti e i sacerdoti. Deve essere migliorata la loro formazione in modo tale che sappiano affrontare con decisione le nuove sfide pastorali”.
(Aci 3 nov. – DIONISI)All the contents on this site are copyrighted ©. |