CILE: MANUALE

SANTIAGO – In Cile, il Ministero dell’educazione ha deciso di ritirare dalla circolazione gli oltre milleManuali per dirigenti scolastici, perché contengono frasi offensive nei confronti della Chiesa. Il libretto doveva essere una guida per i presidi sia delle scuole comunali, che di quelle private finanziate dallo stato, ma ci si è accorti che nel capitolo intitolatoLa donna nella storiaveniva lanciata una decisa accusa contro la Bibbia e la Chiesa. La prima, secondo gli autori del libretto, promuove l’odio nei confronti della donna, mentre la seconda è stata l’autrice di un vero e proprio genocidio ai danni delgentil sesso. Il manuale consta di un centinaio di pagine ed aveva l’obiettivo di orientare la conoscenza e la riflessione degli studenti sui diritti dei giovani, la partecipazione, la leadership e l’inserimento nella società dopo la scuola. Il testo è stato tratto da una tesi di laurea realizzata da due studentesse. La Chiesa cilena, attraverso il Presidente della Commissione per l’educazione della Conferenza episcopale, mons. Ricardo Ezzati, ha presentato un esposto al titolare dell’omonimo dicastero, Sergio Vitar, il quale, dopo aver letto il testo, ha ordinato immediatamente il suo ritiro. Il Ministro ha motivato così la sua decisione: “Il passaggio in questione risulta improprio e non ha nulla a che vedere con la formazione e la scuola. Non è affatto rispettoso delle altrui posizioni ed è tutt’altro che pluralista. E poi non si possono stralciare passi di una tesi di laurea di due studentesse universitarie per farne un manuale del Ministero dell’educazione”.

(Aci 16 ott. – DIONISI)