2004-09-27 17:36:48

SACERDOZIO/CARICHE PUBBLICHE


LA PAZ – Non si ancora spenta la polemica sorta all’indomani della candidatura di alcuni sacerdoti in vista delle municipali di dicembre in Bolivia. Il vescovo di El Alto, mons. Jesus Juarez ha scartato a priori l’ipotesi che un presbitero possa esercitare il proprio ministero e, al tempo stesso, ricoprire una carica pubblica. “Se un religioso ha deciso di lasciare, non può utilizzare il pulpito come trampolino di lancio per la sua futura carriera politica. Questo è assolutamente un male e confonde la gente” ha detto il presule dai microfoni di Radio Erbol. “La Chiesa sostiene la partecipazione dei laici alla vita politica, ma i sacerdoti devono rimanere al servizio della comunità in linea con la loro scelta di vita consacrata. Tanto più che le norme della Chiesa non consentono la partecipazione diretta dei loro pastori alle attività di partito”. Mons. Juarez ha risposto così alla scelta di p. Wilson Soria e della sua candidatura a sindaco di El Alto nelle liste del Movimiento al Socialismo (Mas). “P. Soria mi ha scritto comunicandomi la decisione di voler abbandonare l’esercizio del ministero sacerdotale” ha spiegato il vescovo. “Pertanto lascerà la carica di parroco del Cristo Redentore, in accordo con le norme di diritto canonico”. Giorni fa era entrato nella questione anche il Segretario generale della Conferenza episcopale boliviana, p. Francisco Flores: “I sacerdoti non possono ricoprire cariche pubbliche” aveva detto il sacerdote. Anche il gesuita p. René Cardozo, dalle colonne del quotidianoLa Razon, aveva espresso i suoi timori circa il coinvolgimento dei sacerdoti nella tornata elettorale di dicembre: “Evo Morales (leader cocalerondr)punta sui presbiteri per ingrossare le sue fila ed ottenere quelle concessioni necessarie per centrare i propri obiettivi”. Secondo il religioso, infatti, il Mas è un legato ai produttori di coca che stanno cercando di accattivarsi le simpatie della Chiesa locale per eleggere loro esponenti negli enti locali. Puntuale è arrivata la dichiarazione dell’arcivescovo de La Paz e vice presidente della Conferenza episcopale boliviana, Mons. Edmundo Luis Fabio Abastoflor Montero: “Tutti i sacerdoti che si iscriveranno al Mas o a qualsiasi altro partito, verranno sollevati dal proprio incarico e non potranno celebrare messa”.

(Aci 24 set. – DIONISI)







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