2004-08-13 15:09:15

Chiuso il seminario di Sankt Poelten, in Austria


“Un’ora dolorosa per la diocesi di Sankt Poelten e per la Chiesa in tutta l’Austria”. Così, il visitatore apostolico mons. Klaus Küng ha comunicato la decisione di chiudere “con effetto immediato” il seminario della cittadina austriaca al centro di uno scandalo sessuale. Ieri, in una dichiarazione, l’inviato del Papa, nominato lo scorso 20 luglio, ha ribadito che per il seminario “è necessario un inizio completamente nuovo”. Il servizio di Alessandro Gisotti:

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“Negli ultimi anni nel Seminario maggiore di Sankt Poelten si è dedicata troppo poca attenzione ai necessari criteri di scelta dei candidati”. E’ l’amara riflessione del visitatore apostolico, mons. Küng. Tuttavia - ha affermato - “non tutti i seminaristi, né tutti i sacerdoti impegnati nella formazione devono essere considerati nella stessa maniera. Parecchi di loro – ha voluto sottolineare – si trovano sulla via del sacerdozio con buone intenzioni, con impegno e sulla base di buone premesse; molti dei professori e degli accompagnatori spirituali fanno del loro meglio e sono dotati delle qualità necessarie dal punto di vista umano, spirituale e teologico”.

 

Purtroppo “vi sono stati anche abusi gravi: ciò – ha detto mons. Küng – è divenuto definitivamente chiaro con le immagini pornografiche scaricate da Internet da alcuni seminaristi in modo morboso”. E’ stato “molto doloroso” - ha spiegato - “dover prendere atto che si sono stabilite relazioni omofile attive”. Per questo motivo, “nonostante un atteggiamento comprensivo per i problemi delle persone interessate”, il vescovo di Sankt Poelten, “d’accordo con la Santa Sede, ha preso una grave decisione”: la chiusura con effetto immediato del seminario maggiore diocesano.

L’inviato pontificio ha, quindi, evidenziato che la Chiesa ha “bisogno di personalità sacerdotali sane e capaci di portare dei pesi. Nella situazione della società odierna – ha constatato – le sfide a cui i sacerdoti devono rispondere nei loro compiti di annuncio del Vangelo e di cura delle anime sono molto alte. Quanto più si sente la mancanza di sacerdoti, tanto più coloro che diventano sacerdoti devono essere equilibrati, sinceri e virtuosi”. Devono “essere chiaramente orientati a Cristo - ha detto ancora - ma essere allo stesso tempo ben radicati sulla terra”.

Quindi, ha tracciato la strada per rendere possibile “un inizio veramente nuovo” per Sankt Poelten. Tutti i candidati al sacerdozio passati e futuri, per loro stessa tutela - ha avvertito - “dovranno sottoporsi a un procedimento di ammissione a cui prenderanno parte persone esperte nella cura pastorale e, in quanto necessario, specialisti rinomati. Alcuni, che appaiono certamente non adatti per il ministero sacerdotale, saranno aiutati a trovare nuovi orientamenti di vita; se desiderato, sarà offerta loro una assistenza medica e spirituale”. Coloro che dimostrano di possedere le qualità necessarie - ha rivelato - “continueranno a studiare come candidati al sacerdozio della Diocesi di Sankt Poelten”. Nelle prossime settimane - ha concluso - “verrà studiato” se nel prossimo anno “i candidati al sacerdozio abiteranno in singole parrocchie adatte ad accoglierli, oppure se saranno ospitati provvisoriamente nel Seminario di un’altra Diocesi”. Oggi, intanto, a Sankt Poelten si svolgerà la prima udienza del processo contro il seminarista polacco di 27 anni accusato di avere scaricato dal web immagini pedo pornografiche.

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