2004-06-04 13:26:10

Giovanni Paolo II e i giovani, un tratto distintivo del Pontificato


L’incontro ravvicinato di Giovanni Paolo II con i giovani di un Paese al centro di una visita pastorale è una costante da molti anni. Anzi, può essere considerato un tratto distintivo dell’attuale pontificato, nato da un desiderio stesso del Papa, come racconta, al microfono di Rosario Tronnolone, il cardinale Roberto Tucci:

R. – Nell’attività che ho svolto per tanti anni, dal 1982 al 2001, nella preparazione dei viaggi pontifici, sapevo benissimo che il Papa dovunque andasse desiderava un incontro con i giovani. E sapevo pure che - dato che questo incontro con i giovani poteva durare molto di più di quello che si potesse prevedere - era meglio organizzarlo generalmente alla fine della giornata, così da non far attendere il gruppo seguente. Dappertutto, io ho notato che il Papa portava un messaggio forte a questi giovani e suscitava entusiasmo perché si rivelava un uomo di fede: una fede chiara, esigente. I giovani, anche se non sempre sono in grado di accettare il messaggio, amano però sentirsi dire certe cose in maniera convinta.

D. – Quello in Svizzera, è un viaggio che potrebbe presentare qualche difficoltà. C’è qualcuno che ha parlato anche di possibili contestazioni...

R. – E’ possibile, ma non mi meraviglierei. Comunque, Giovanni Paolo II non ha mai avuto paura. Oltre ad aver esortato tutti noi a non aver paura di aprire le porte a Cristo, fin dal momento iniziale del suo pontificato, non è un uomo che si lasci spaventare. Una volta, ebbi l’ardire di consigliare al Papa di rinviare delle visite, per esempio in Nicaragua - la prima visita, quando ancora c’erano i sandinisti al governo - o in Olanda, perché temevo in quel caso che non avesse gran successo, o per lo meno che ci fossero dure contestazioni. In quell’occasione, il Santo Padre reagì in modo molto chiaro: il Papa deve andare dovunque lo invitano, disse, dovunque c’è una Chiesa in difficoltà bisogna che il Papa vada, anche a costo di non avere un pieno successo. Quindi il Papa va. E alla fine - per esempio nel caso dell’Olanda - il suo coraggio veniva ammirato anche da coloro che erano stati inizialmente piuttosto contrari alla sua visita.

ravvicinato di Giovanni Paolo II con i giovani di un Paese al centro di una visita pastorale è una costante da molti anni. Anzi, può essere considerato un tratto distintivo dell’attuale pontificato, nato da un desiderio stesso del Papa, come racconta, al microfono di Rosario Tronnolone, il cardinale Roberto Tucci:








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