EL OBEID. - Il presidente degli Stati Uniti George Bush "condivide le sue preoccupazioni
per il Sudan e rimane impegnato ad aiutare il popolo sudanese a raggiungere una soluzione
pacifica per il loro conflitto interno". Così si esprime la Casa Bianca in una lettera
di risposta al vescovo sudanese di El Obeid, mons. Macram Max Gassis. A gennaio, il
vescovo aveva scritto a Karl Rove, consigliere speciale del presidente Bush "per richiamare
l'attenzione del governo americano - come ha spiegato mons. Max Gassis stesso -
sulla questione ancora irrisolta dello statuto di tre regioni contese, vale a dire,
i Monti Nuba, Abiey, e il Sud dello stato del Nilo Blu". Mons. Max Gassis chiarisce,
infatti, che il governo sudanese, quando si discute di queste tre regioni, "non fa
riferimento al diritto all'autodeterminazione, ma ad una generica consultazioone popolare".
La lettera di risposta della Casa Bianca al vescovo di El Obeid rileva che "un elemento
fondamentale della strategia di sicurezza del Presidente per l'Africa prevede il coordinamento
con alleati, con amici e con le istituzioni internazionali per mediare i conflitti
e per condurre operazioni di pace". (Fides 26 gen., 6 feb. - MANCINI)