KINSHASA – “Laici con responsabilità pastorale” è il tema del colloquio dell’Istituto
di Scienze Religiose di Kinshasa, che si svolge nella capitale congolese dal 15 al
20 febbraio. Il colloquio è organizzato per ricordare i 40 anni di vita dell’Istituto
ed ha l’obiettivo di mettere a punto anche delle linee di azione per il futuro. Ad
aprire i lavori sarà il gesuita Leon de Saint Molin, che introdurrà la tematica parlando
ampiamente della figura e dell’opera pionieristica svolta in favore dei laici da padre
Daniel Delanote, Missionario di Scheut, veterano della missione in Africa e figura
ancora molto presente nel paese. L’impegno diretto dei laici nelle parrocchie, a
fianco dei sacerdoti, nell’ex Zaire risale al 1975, quando fu il cardinale Malula,
allora arcivescovo di Kinshasa, ad introdurre queste figure, importanti al punto da
arrivare ad avere 20 parrocchie su 80 coordinate da un operatore pastorale laico,
in stretto contatto e collaborazione con gli uffici pastorali dell’arcidiocesi. Tutti
laici che avevano seguito il corso triennale di teologia e spiritualità dell’Istituto
di Scienze Religiose, diretto negli anni ’70 appunto da padre Delanote. La promozione
della presenza attiva dei laici nella pastorale è stata successivamente portata avanti
da altri due Missionari di Scheut, Mons. Ignace Matondo Kwa Nzambi e il Cardinale
FrédéricEtsou-Nzabi-Bamungwabi,, attuale arcivescovo di Kinshasa, cui si deve tra
l’altro la fondazione del movimento di spiritualità giovanile “Bilenge ya Mwinda”,
che vuol dire “Gioventù della Luce”. (Vid. 9 feb. – ZENGARINI)