2004-04-01 19:41:26

PORTOGALLO: MALATI


LISBONA. - Una più attenta assistenza religiosa ai malati ed una sempre maggiore formazione dei cappellani ospedalieri. È quanto auspica padre Vitor Feytor Pinto, coordinatore nazionale della pastorale sanitaria per la conferenza episcopale portoghese (Cep), in un commento diffuso il 3 febbraio sul sito web della Cep (www.ecclesia.pt), alla vigilia della 12° Giornata mondiale del Malato dell'11 febbraio. "L'accompagnamento dei malati – scrive padre Pinto - è stato sempre una preoccupazione della Chiesa impegnata a fornire un'assistenza religiosa efficace. La visita ai malati, la partecipazione all'Eucarestia celebrata in ospedale, l'amministrazione dei sacramenti, sono momenti fondamentali di questo servizio offerto grazie ai cappellani. Tra questi ve ne sono stati molti di grande generosità". Tuttavia la 'grande' svolta' secondo il coordinatore si è registrata dopo il "Concilio Vaticano II" quando "si comprese che era importante introdurre un servizio religioso più organizzato e che non fosse esclusiva del cappellano ma anche di collaboratori laici". E sullo slancio del Concilio la Conferenza episcopale ha proposto al Ministero della Salute "la creazione di un statuto del cappellano per regolarizzare le attività dei sacerdoti e suoi collaboratori negli ospedali". Un metodo di lavoro che, conclude, "ha migliorato la sensibilità della popolazione, l'assistenza negli ospedali e spinto la Chiesa a pensare nuove forme di servizio agli infermi".
(Sir Europa 5 feb.)








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