SEMARANG - La Chiesa nell’isola indonesiana di Giava
festeggia quest’anno il suo primo centenario. Le sue origini si fanno infatti risalire
al 14 dicembre 1904 quando il missionario gesuita olandese Frans van Lith battezzò
i primi 171 convertiti di un villaggio vicino a Sendangsono, sede oggi di un importante
santuario mariano. Per celebrare l’anniversario, l’arcivescovo di Semarang, Mons.
Ignatius Suharyo ha proclamato il 2004 Anno di ringraziamento per il dono della fede.
In una lettera pastorale, il presule esorta i fedeli a rendere grazie a Dio per i
ricchi frutti prodotti da quella prima evangelizzazione in questi cento anni che hanno
visto la Chiesa locale crescere nel numero di fedeli e di vocazioni alla vita e sacerdotale
e consacrata. L’arcidiocesi di Semarang conta oggi 421mila cattolici distribuiti in
85 parrocchie e assistiti da 152 sacerdoti diocesani locali e da più di 2mila religiosi
e religiose, mentre continuano a fiorire le vocazioni tra i giovani. Risultato, rileva,
prodotto dal “fertile terreno di fede” lasciato dai primi convertiti alle generazioni
successive, ma che chiama a un rinnovato impegno. “Costruire una Chiesa vitale, una
Chiesa che abbia la capacità di rispondere ai segni dei tempi – scrive -, è una grande
sfida per noi tutti: famiglie, istituzioni, sacerdoti, religiosi e laici”. Le iniziative
celebrative culmineranno il 12 dicembre con solenni liturgie in tutte le chiese dell’arcidiocesi.
Nel programma delle celebrazioni figurano anche giornate mensili di preghiera presso
il Santuario mariano di Sendangsono. (Ucan 28 gen. – ZENGARINI)