EUROPA: JRS BRUXELLES– Il "Jesuit Refugee Service" (JRS), l‘organizzazione di assistenza
ai rifugiati della Compagnia di Gesù, denuncia in un rapporto che sempre più spesso
in Europa i richiedenti asilo vengono trattenuti in centri di detenzione. "I governi
lo fanno perché vogliono scoraggiare gli immigrati per motivi economici che usano
il canale dell’asilo e anche perché vogliono apparire duri al loro elettorato", dice
il direttore del Jrs-Europa, John Dardis. Per l’organizzazione si tratta di un modo
ingiusto di trattare le persone che richiedono asilo, spesso vittime di gravi violazioni
dei diritti umani nei loro paesi di origine e che così subiscono una seconda persecuzione.
Ciò che peggio, fa notare ancora il Jrs, è che la detenzione in questi centri criminalizza
queste persone . A preoccupare sono anche le condizioni di vita in questi centri:
"Mi ha scioccato trovare 40 o 50 richiedenti asilo trattenuti in uno spazio molto
piccolo, autorizzati a uscire per fare un po’ di movimento in un cortile chiuso e
per un tempo molto limitato durante il giorno”, ha riferito John Dardis. Di qui la
richiesta ai governi e ai politici, di trovare “il modo di proteggere gli esseri umani
e di stabilire un sistema di asilo più umano". La denuncia dei gesuiti coincide con
una iniziativa analoga di “Medici senza Frontiere” che in un rapporto denuncia l’uso
di sedativi e maltrattamenti nei Centri italiani di Permanenza Temporanea destinati
agli immigrati in attesa di espulsione. (Vid: 24 gen. – ZENGARINI)