MONROVIA – In Liberia, il “Jesuit Refugee Service” (JRS) è attivamente
impegnato nella ricostruzione del sistema scolastico del paese, distrutto sistematicamente
da anni di guerriglia. L’organizzazione di assistenza ai rifugiati della Compagnia
di Gesù aiuta 262 insegnanti pagando loro un salario di 15 dollari al mese e fornendo
il materiale necessario all’attività didattica. Aiuti che tuttavia non riescono ancora
a colmare l’enorme fabbisogno di materiale didattico creato da anni di distruzione
sistematica della cultura e della scuola ad opera delle milizie, come riferisce un
rapporto inviato alla Casa generale della Compagnia di Gesù. Durante la guerra, infatti,
gli insegnanti erano considerati “nemici” e scuole e libri venivano incendiati. Tutto
questo, spiega ancora il rapporto del Jrs Liberia, ha lasciato una vasta popolazione
di bambini e ragazzi frustrati, facile preda per il reclutamento da parte dei gruppi
armati: “È un paese dove ci sono più fucili che libri. È un paese dove la maggior
parte dei bambini non è in grado di scrivere tutto l’alfabeto, ma dove molti bambini
possono smontare un fucile e riassemblarlo in pochi minuti”. (Vid. 22 gen. – ZENGARINI)