GERUSALEMME. – Nuovi ostacoli al movimento dei pellegrini in Terrasanta. Da alcuni
giorni, funzionari israeliani che presidiano gli ingressi nel paese distribuiscono
un foglio – scritto in inglese e in arabo - ai visitatori in arrivo in Israele e Palestina.
Sul foglio c’è scritto un grande “Benvenuti nello Stato di Israele”. In esso però
si precisa che “le entrate nei territori sotto il controllo dell’Autorità Palestinese”
(e cioè Gaza, la Giudea e la Samaria) “sono proibite”. Questo significa che ai pellegrini
è impossibile raggiungere Betlemme, Gerico, Emmaus, Qumran , mete tradizionali di
ogni pellegrinaggio cristiano. Per poter entrare in questi territori occorre fare
richiesta scritta e attendere l’autorizzazione da parte del governo militare israeliano,
che risponderà entro 5 giorni lavorativi. La richiesta non autorizza alcuna entrata:
solo la risposta scritta dell’Ufficio per le Relazioni con l’Esterno del governo militare
costituisce la vera autorizzazione. Tutti coloro che osano entrare nei territori
senza l’autorizzazione rischiano sanzioni molto gravi: “misure legali”, e perfino
“deportazione e rifiuto per future entrate nello stato d’Israele”. Nelle indicazione
si dà un posto speciale alle richieste di entrata nella Striscia di Gaza. Esse vanno
presentate direttamente all’Ufficio per le Relazioni con l’Esterno, situato al passo
di Erez, nei giorni scorsi teatro di un attacco suicida. Per informazioni ulteriori,
il foglio dà anche i numeri telefonici dell’Ufficio: 08-674-1556; fax: 08-689-2613). (Asianews
22 gen.)